Nov, 2022
A new beginning
Sapete, la creatura mitologica che più mi affascina è la “fenice”, una creatura immortale che ha il potere di rinascere dalle proprie ceneri. Negli anni ho sempre preso spunto da questa “fiera” per cercare di fare sempre meglio, cercare nuovi stimoli e andare sempre avanti, ma mai come quest’anno ho avuto cuore questo concetto.
L’anno delle sfide…
Dopo due anni di paura, di solitudine, di problemi, stiamo pian pianino risorgendo, riprendendo possesso delle nostre vite e di tutto ciò che ci era stato tolto.
Il “covid” ci ha messo a dura prova, a ognuno di noi ha tolto: la salute, la libertà, il lavoro e purtroppo anche tante persone care, ma ora sta a noi rimboccarci le maniche e cercare di risollevare le nostre sorti, cercando di riprenderci le nostre vite.
… e l’anno della rinascita.
Questo 2022 è iniziato con un’aria diversa ma familiare, aveva lo sguardo di una persona amica ma che era stata assente per tanto tempo, ci è voluto del tempo per riprendere confidenza, ma alla fine ci siamo riusciti.
L’anno della “ribalta” lo potremmo definire : il lavoro è tornato (almeno per molti), le cose si sono stabilizzate, nuovi progetti, nuovi pensieri, chiuso collaborazioni e aperte altre.
E’ stato un anno molto pieno, mille cose a cui pensare e mille e una da affrontare, ma sempre con la voglia di fare che ormai avevamo perso, ripensando ai due anni appena trascorsi dove mi sentivo un “leone in gabbia”, dove osservavo da dietro le sbarre la mia vita che ineluttabile scorreva decisa.
Cosa è cambiato dentro di me
Se mi chiedeste come mi sento in questo momento, vi risponderei citando una mia cara amica che a questa domanda mi rispose con:
Mi sento esattamente così, dopo una stagione intensissima, questo è ciò che sento, ho lavorato tantissimo, e al livello fisico e mentale è stato veramente stancante, ma “ne avevo bisogno”, sentivo che mi mancava qualcosa, la mia “arte”, sono un “fotografo di matrimoni” e senza lo stimolo creativo sarei “incompleto”.
La nuova sfida
Questo è il primo post del mio blog sul mio nuovo sito, ci tenevo che fosse un post personale, comunicativo e di ringraziamento. Ringraziamento a tutti i miei clienti che ogni anno si affidano a me, a mia moglie che mi sostiene sempre, ed ai miei amici più cari senza i quali quasi niente avrebbe senso.
Per concludere vorrei ricordare un secondo mio padre che 16 anni fa, pochi giorni prima di andarsene mi disse:
E no, non ha peccato di “presunzione”, con l’ultima frase non voleva dire che avrei dovuto sempre superare gli altri, ma essere sempre la miglior versione di me stesso, cosa che ho sempre cercato di fare.